domenica 25 agosto 2013

L'Araba Fenice

"Così per il gran savi si confessa
che la fenice more e poi rinasce,
quando al cinquecentesimo anno appressa:
erba né biada in sua vita non pasce,
ma sol d'incenso lagrime e d'ammonio
e nardo e mirra son le ultime fasce"

Volatile mitico, l'airone rosso (in egiziano bojnew, che i greci trascrissero foinix, cioè l'imporporato).
La versione egiziana è la più conosciuta, dove la fenice è l'emblema della giornaliera apparizione del Sole e simbolo della risurrezione di Osiride.
Di essa si narra che ogni 500 anni, avvertendo l'avvicinarsi della morte la fenice si fabbricherebbe in una imprecisata 'Arabia', un gran nido con piante aromatiche, incenso e cassia, nardo e cinnamomo, dove terminerebbe i giorni.
Dalle spoglie poi nasce un verme, che si tramuta in breve nella nuova Fenice, pronta a recarsi in volo ad Eliopoli (città del Sole), per depositare sull'altare del dio Sole il corpo precedente, involto in un bozzolo ovale di mirra.
Gli arabi lo definivano: "L'essere di cui si conosce il nome, ma del quale si ignora il corpo"  .E' alquanto più grossa di un'aquila e al collo ha una ghirlanda di penne, il suo colo è giallo, il becco azzurro, le ali color porpora, la coda gialla e rossa.
Sir John Maunderville dà la seguente descrizione: "In Egitto c'è la città di Eliopoli, in essa sorge un tempio di forma rotonda.... i sacerdoti di questo tempio datano tutti i loro scritti su questo uccello, del quale esiste solo un esemplare al mondo; egli vive 500 anni e al termine della sua vita arriva volando al tempio per trovare sull'altare la sua morte nel fuoco. I sacerdoti adornano il loro altare e vi mettono sopra degli aromi, del fosforo e altre materie infiammabili, e la Fenice cala dall'alto sull'altare, per farsi incenerire.
Il giorno seguente si trova tra le ceneri un baco,
il secondo nasce un uccello,
che il terzo se ne vola via.
(Da notare il ricorrere della morte e della resurrezione e ascesa al cielo dopo tre giorni, di tutte le storie di simboli sacri)
I cinesi dicono che le immagini di questo uccello misterioso  portano felicità alla casa e procurano lunga vita.
La Fenice è un simbolo mistico del mondo: la sua testa è il Cielo, i suoi occhi sono il Sole, il becco la Luna, le sue ali sono il Vento, la sua coda sono le Piante e gli Alberi.
La Fenice egizia aveva simbolicamente in sé qualcosa di arcano, come la Grande Piramide, immagine del Dio imperscrutabile, manifestata dalla legge del Ternario e del Quaternario; la Sfinge, il suo Verbo vivente;
la Fenice, immagine dell'Anima immortale, che varca tutti i mondi con le sue ali secolari.
Questa descrizione ci fa intendere il favoloso uccello come capace di essere presente in più dimensioni, superando ogni limite imposto dallo spazio e dal tempo.
La Fenice come simbolo si può ritrovare sotto diversi aspetti: resurrezione e immortalità, rinascita ciclica.
La Fenice è spesso contrassegnata da una stella per indicare la propria natura celeste della vita nell'altro mondo.
"....Se tu segui la tua stella
non puoi fallire a glorioso porto"
Dante
 
Fonte: "Roma segreta e pagana"  di Claudio Monachesi

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